Essendo uno degli elementi più visibili, la cravatta è per l’uomo è spesso simbolo di successo, potenza ed eleganza. Il colore, la fantasia e soprattutto il modo di annodarla possono spesso comunicare la personalità e il carattere dell’uomo.
Ma vediamo i molteplici nodi di cravatta, dai più semplici e veloci a quelli più complessi e sorprendenti.
Il suo nome dice tutto. È il nodo di cravatta più semplice da realizzare, rapido ed efficace. Possiede un aspetto leggermente asimmetrico e può essere realizzato con tutti i tipi di colletti di camicia.
Perfetto per le grandi occasioni, si tratta del nodo per eccellenza! Molto spesso, grande e perfettamente triangolare. Si porta con delle camicie con collo all’italiana o ben aperto, poiché occupa molto spazio. La cravatta deve essere lunga e non troppo spessa. Molti lo criticano, ma noi troviamo che sia in assoluto il nodo più elegante!
È molto simile al nodo Windsor, ma meno largo. Questo nodo, divenuto famoso intorno agli anni ’80 grazie al presentatore televisivo Jerry Pratt, si porta con camicie a collo aperto e cravatte né troppo spesse, né troppo sottili.
Uno dei nodi più classici e semplici da realizzare. Ideale per colletti abbottonati e stretti e per cravatte molto spesse. Unico difetto? Il nodo piccolo tende a spiegazzare e a sciupare molto le cravatte.
Prende il suo nome dall’armatore greco Aristotele Onassis, che lo indossava sempre con una pinzetta in oro realizzata su misura. È visivamente uno dei nodi più belli, oltre che molto semplice da realizzare. Può essere portato anche senza pinzetta, quasi come fosse una sciarpa.
Semplice da realizzare, elegante e perfetto per tutti i giorni. Si realizza come il nodo semplice, ma con un giro in più. Si porta con tutti i colletti di camicia ed è consigliato principalmente per delle cravatte sottili.
Originale, molto amato soprattutto durante le serate di gala degli anni ’20-’30 organizzate sui transatlantici dell’epoca. È più adatto a camicie con il colletto largo data la sua ampiezza e importanza. Oggi è consigliato per lasciare il segno in contesti informali.
Piuttosto grande, si realizza con cravatte lunghe e preferibilmente in seta, e si adatta a tutti i tipi di colletto. Non c’è alcun dubbio che questo nodo è unico nel suo genere. A differenza della maggior parte dei nodi alla cravatta, questo viene fatto utilizzando l’estremità più piccola come la fine attiva, creando un effetto treccia rastremata.
La sua forma si inspira al nodo della cultura celtica e ne riproduce le tre parti attraverso un intreccio simmetrico e ben ordinato. Il nodo cravatta Trinity rende molto bene con una cravatta classica in seta naturale e in tinta unita, meglio se in colori chiari in modo da rendere evidenti tutti i dettagli dell’intreccio.
Inventato da Lisa Van Wjik, quando legato correttamente, questo lungo e snello nodo crea un effetto a strati cilindrici suggestivo e inconfondibile. Un nodo molto cool che funziona meglio con colori chiari. È più adatto per camicie con colletto stretto.
Adesso che vi abbiamo illustrato la magica arte del nodo alla cravatta, siamo sicuri che vi metterete alla prova per realizzare un nodo diverso per ogni occasione!
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