CURIOSITA' Archivi - Le Vele Camicie

Eccoci con una nuovissima novità! Da molti siamo stati contattati per sapere come acquistare le nostre camicie.

Il nostro brand è attualmente distribuito presso alcuni punti vendita, localizzati qui.

Ma per tutti quelli che ci seguono e vorrebbero provare le nostre camicie ma non hanno nessun punto vendita vicino, abbiamo pensato per la prima volta di sperimentare la vendita diretta in esclusiva su Amazon, di una limitata selezione di articoli per lo più in tessuti continuativi, già commercializzati presso alcuni punti vendita.

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Certi di farvi cosa gradita!

 

 

 

Anche se siete dei veri amanti di stile come noi, forse non tutti sapete che tutte le parti della camicia hanno un nome specifico.

Volete riconoscere una per una le parti più importanti della camicia e i dettagli che ne determinano la qualità?

Scopriteli insieme a noi!

Il DAVANTI, composto da due lembi di tessuto, è appunto la parte frontale in cui vengono cuciti i bottoni e talvolta il/i taschino/i;

Il TASCHINO viene cucito generalmente sul lato sinistro del davanti ed è più usuale vederlo nelle camicie sportive o nelle camicie da lavoro, dove ha una funzione di utilità più che estetica;

IL CANNONCINO è  la fascia su cui vengono ricamate le asole. Nelle camicie sportive di solito è cucito a vista, mentre nelle camicie più eleganti lo troverete sempre nascosto;

I POLSINI cambiano forma a seconda del tipo di camicia. Prevedono punte arrotondate o mozzate, per gemelli o semplicemente squadrate e chiusi da un bottone. L’apertura della manica che segue al polsino si chiama FESSINO e può essere chiuso da un bottoncino.

I FIANCHI che uniscono il davanti al dietro della camicia possono essere tecnicamente cuciti ad un ago o a due aghi, ma in entrambi i casi, maggiore è il numero di punti per centimetro, migliore sarà la qualità di assemblaggio della camicia.

L’ORLO è la rifinitura eseguita sul fondo della camicia e può essere di larghezza variabile sulla base del produttore.

I BOTTONI sono un elemento fondamentale per riconoscere una camicia di qualità. Nelle camicie eleganti sono per lo più in madreperla e hanno uno spessore di 2/3 millimetri. Di solito dietro al cannoncino sono cuciti un paio di bottoni di scorta;

Il GIROMANICA è il punto in cui viene fissata la manica, solitamente cucita e ribattuta.

Il CARRÈ è la parte più importante della camicia; copre le spalle ed è composto sempre da doppio tessuto e tagliato in verticale dritto filo.

Il DIETRO o la SCHIENA può essere differente in base al modello. Può essere liscio, con cannone centrale, con due pieghe laterali o con pinces, utilizzate solitamente nei modelli slim.

Il COLLETTO varia a seconda dello stile della camicia. I più noti e indossati sono italiano, francese e button down, fissato dai caratteristici bottoncini. Nelle camicie più formali il colletto è mantenuto rigido dall’inserimento di stecchette estraibili o stecche cucite internamente.

La MOSCA è un triangolino di tessuto cucito lungo i fianchi ad ogni lato tra il davanti e il dietro della camicia, allo scopo di rinforzare la cucitura ed evitare strappi.

Ecco tutti gli elementi caratterizzanti le camicie! Adesso avete tutti gli strumenti per poter riconoscere una camicia di qualità e riconoscere il vero stile Made in Italy, il vero stile Le Vele Camicie!

    – LeVele –

Matrimonio estivo? Si sa, con l’avvicinarsi dell’estate arriva anche la ‘temuta’ stagione dei matrimoni.

E, insieme alla gioia per la lieta novella, arriva l’inevitabile pensiero: completo scuro e caldo atroce!

Ci sono delle tacite regole in fatto di eleganza e formalità, ed è difficile azzardare se non si hanno le giuste dritte di stile. Comodità ed eleganza insieme non sono un’utopia!

Pensando a un look formale il primo outfit che viene in mente è di certo il classico smoking. Scegliendolo in un tessuto leggero va benissimo anche d’estate, accompagnato da una classica camicia bianca e una cravatta di colore neutro…e il look è fatto!

Se invece amate i colori, potete rallegrare e personalizzare il vostro look con tantissime soluzioni. Un completo di cotone color kaki, ad esempio, può rappresentare la giusta alternativa al sempre visto smoking scuro, oltre ad essere molto versatile. Potete infatti utilizzarlo sia per un matrimonio formale che per uno più easy, sulla spiaggia o a tema natura. Perfettamente abbinato con una camicia bianca e cravatta nera o con camicia azzurra e papillon blu, sarà una variante chic e trendy. Inoltre la vostra spesa non sarà rimpianta in quanto potrete indossarlo anche per le occasioni più informali.

Altra cosa da tenere in considerazione è se l’evento si svolge di mattina o di sera. Di mattina infatti sono concesse anche le tinte pastello e ad esempio va benissimo anche un completo di cotone celeste abbinato a camicia bianca e papillon e pochette a pois blu e bianco. Nel pomeriggio invece sono consigliate le tinte scure, come il grigio e il blu, dal momento che i festeggiamenti si svolgeranno di sera.

Se invece il matrimonio si svolge con un ricevimento più intimo e semplice, o se esplicitamente richiesto sull’invito come ‘casual dress code’ potete anche optare per un completo ancora meno impegnativo. Qui un blazer diventa il ‘must’ per rendere il look sempre adatto alla situazione.

Ma, prestate attenzione, mai indossare jeans, qualunque sia il tema dell’evento! Lo sappiamo, sono comodi e versatili, ma non saranno MAI adatti ad un matrimonio o ad una qualsiasi occasione formale!

E dimenticatevi il BIANCO. Di solito è un colore che non indossa nemmeno lo sposo: è un onore concesso solamente alla sua dolce metà.

Ultima chicca. Non dimenticate il fazzoletto da taschino (o pochette), un tocco chic e personale che renderà incredibilmente cool il vostro outfit.

Adesso siete pronti per il vostro matrimonio estivo!

 – LeVele –

 

Una volta scelto il tessuto e il modello della tua camicia, non ti rimarrà altro che decidere il colletto più adatto a te.

Quella del colletto è una scelta importante e trovare il modello giusto non è una questione così scontata. Molti uomini, spesso, si affidano alle mode o alle abitudini, indossando modelli che non risaltano affatto il proprio viso e il proprio stile.

La scelta del colletto infatti è strettamente legata al viso, alla corporatura della persona e all’occasione di utilizzo della camicia.
Ecco alcune semplici regole da seguire nella scelta del colletto della camicia:

  • prima di tutto ricorda che il colletto che sceglierai deve essere proporzionato alla forma del tuo viso, alla lunghezza del collo e alla corporatura generale.
  • le cosiddette ‘vele’ del colletto non devono mai spostarsi. In particolare i colli che prevedono l’abbinamento con la cravatta, devono essere dotati di stecche estraibili che mantengano l’intelaiatura ordinata e rigida.
  • se si indossa la giacca, questa deve coprire il bordo inferiore del colletto e le punte, ma il collo camicia deve rimanere in vista.
  • infine, qualsiasi sia il modello della camicia, il colletto, una volta abbottonato, deve avere lo spazio sufficiente per permettere il nodo della cravatta, a meno che non si tratti di un collo morbido sportivo che non prevede l’utilizzo della cravatta.

Perché tutta questa attenzione al colletto della camicia? E’ la parte sempre visibile, sia in estate che in inverno, e scegliere quello giusto è fondamentale per evitare imperdonabili cadute di stile!

Per questo vi proponiamo un piccolo elenco delle principali tipologie di colletto, unitamente alle loro caratteristiche, cosi che riuscirete ad individuare facilmente il modello più adatto al vostro fisico e al vostro stile.

COLLO ITALIANO

è un colletto semiaperto a vela media con stecche estraibili. E’ il collo ideale per chi ama indossare la cravatta. Con questo colletto non si sbaglia mai! Va bene in ogni occasione. E’ il modello più diffuso sia per la sua versatilità che per l’adattabilità a quasi ogni tipo di fisicità.

COLLO FRANCESE

è un collo a vela grande con stecche estraibili. Ideale per outfit formali, si presta bene a nodi medio/grandi di cravatta. Viene molto spesso abbinato alla giacca doppio petto.
Il collo francese è adatto agli uomini con il viso più allungato e dalla corporatura esile. Una curiosità: è detto anche Windsor per il Duca che l’ha ideato per il largo e triangolare nodo che era solito fare alla cravatta.

COLLO BUTTON DOWN

é un collo semichiuso con due bottoncini che fermano le punte della vela alla camicia. Rigorosamente casual, è da portare aperto. Si presta benissimo con dei maglioncini girocollo proprio per la caratteristica di tenere in ordine il colletto con le punte ferme alla camicia. La camicia button down é indicata soprattutto per chi ha un viso squadrato, un collo più allungato e una corporatura più imponente. Noi sconsigliamo vivamente l’uso della cravatta abbinata a questo colletto.

COLLO DIPLOMATICO

é il collo per eccellenza più elegante, da indossare nelle occasioni formali come matrimoni o serate di gala e si abbina sempre con lo smoking. Ha le alette corte e rigide piegate verso l’esterno e una doppia fendina che permette di nascondere il cinturino del papillon. Di solito le camicie con collo diplomatico sono bianche e di tessuti pregiati, con i polsini rigorosamente chiusi dai gemelli.

COLLO ALLA COREANA

di origine asiatica, come ci indica il nome stesso, é un collo molto basso, di circa 2 centimetri, composto esclusivamente dalla pistagna. Oggi molto di moda, soprattutto nelle collezioni estive, viene spesso proposto in camicie di lino e dal tocco più sportivo. Indossato abbottonato, preferibilmente in una camicia di puro cotone, il collo alla coreana si rivela adatto anche in occasioni più eleganti.
E’ indicato soprattutto per gli uomini dal collo più robusto e meno per quelli dal collo allungato.

Infine, se il tuo stile è ricercato, un po’ ‘british’ e un po’ ‘vintage’ puoi azzardare il cosiddetto COLLO CLUB con punte arrotondate, popolare tra gli studenti americani e inglesi degli anni ’20.

Ancora dubbi su quale colletto far ricadere la tua preferenza? Siamo sicuri che grazie al nostro aiuto la scelta sarà più semplice del previsto.

Scopri la collezione #LeVeleCamicie e trova il look che più ti si addice!

Macchie sui tessuti, macchie di sudore sulle camicie…come fare?

La camicia è un capo delicato, dunque va lavata e trattata con cura.

I capi delicati, sebbene spesso si tenda ad aver fretta in tutto, richiedono tempo e dedizione, come ogni cosa che ha valore.

Abbiamo scelto una via ecologica per il bucato, perché amiamo l’ambiente!

Bisogna lavare a basse temperature (ma basse per davvero, non più di 30 gradi!) e in lavatrice si può aggiungere due cucchiai di bicarbonato di sodio (sbiancante) al detersivo. Per ammorbidire i vestiti, invece, si può aggiungere nella vaschetta apposita una tazza di aceto bianco (di alcol, non diffusissimo ma reperibile).

Per eliminare le macchie:
  • immergere la biancheria il prima possibile in una bacinella contenente una soluzione di bicarbonato di sodio e acqua tiepida.
I colletti e i polsi delle camicie?
  • vanno insaponati asciutti con sapone di marsiglia asciutto
In caso di emergenza:
  • anche il succo di limone va bene per eliminarle, in virtù delle sue qualità sbiancanti.
Ricordare sempre:
  • Non usare mai acqua calda perché invece di eliminare la macchia la fissa ulteriormente sul tessuto.

E per le macchie di sudore???

La macchie di sudore sono quasi impossibili da togliere, eppure sono molto fastidiose e antiestetiche.

Si possono prevenire, usando maglie intime, protezioni ascellari per abiti, e prestando attenzione al tipo di deodorante utilizzato.

Due modi per attenuare le macchie di sudore:
  • immergere in acqua cui avrete aggiunto 1-2 cucchiai di aceto bianco o succo di limone o una manciata di carbonato di sodio (più conosciuto come soda Solvay)
  • intervenire con un panno di lino o cotone pulito inumidito di una soluzione di acqua e ammoniaca (250 ml di acqua e 2,5 ml ammoniaca) oppure bicarbonato di sodio sciolto in acqua fredda.

Buon bucato!

-LeVele-

Quale scegliere tra questi tessuti? Un’approfondita conoscenza ti aiuterà nella giusta scelta d’acquisto per l’occasione d’uso della camicia.

Tessuti e lavorazione dei tessuti. Ecco i principali utilizzati per la realizzazione delle camicie.

Sono moltissimi i tessuti selezionati e scelti per realizzare le camicie. Ma ogni tessuto ha una caratteristica unica e si adatta alle circostanze e alle occasioni di utilizzo. Inoltre lo stesso tessuto, solitamente il cotone, con una lavorazione e tessitura diversa, ne conferisce alla camicia un aspetto e una portabilità diversi.

Vediamo insieme i più utilizzati e conosciamone le occasioni d’uso consigliate.

  • Oxford: prende nome dalla città inglese di Oxford e viene realizzato con fili d’ordito colorati e fili di trama bianchi, accentuando cosi l’effetto di intreccio ‘a cestino’ che forma una minuscola quadrettatura. Risulta morbido e molto resistente. Il tipico aspetto punteggiato, è indicato per camicie casual ma anche formali. Consigliato in una camicia con collo botto down e taschino.
  • Pin point: la traduzione letterale è ‘punta di spillo’, è più pregiato dell’oxford e ha un bell’aspetto visivo grazie alla caratteristica trama. Tipicamente utilizzato per camicie eleganti, conferisce un aspetto più brillante, delicato e liscio rispetto all’oxford.
  • Twill: la sua caratteristica è il reticolo di nervature parallele diagonali che gli conferisce un aspetto cangiante. Indicato soprattuto per le tinte unite, il twill si rivela la scelta giusta per uno stile fresco ma composto da sfoggiare nelle occasioni semi-formali;
  • Popeline: è un tessuto leggero, morbido e resistente realizzato con fili sottili per l’ordito e quindi una trama più fitta, che gli conferisce una caratteristica rigatura. Insieme all’oxford è uno dei tessuti più utilizzati nella realizzazione delle camicie. La camicia in popeline risulta robusta e compatta ma al tempo stesso fine e leggera. Particolarmente indicato per camicie primaverili/estive.
  • Fil à fil: è una variante del Popeline, tessuto leggero che si adatta ad ogni stagione , con una trama tipica dell’intreccio di fili di cotone di colore diverso, bianco e colorato, dove i colori risultato piuttosto lucidi.
  • Zephir: si tratta di un tessuto che trova nella camicia estiva la sua massima espressione. Particolarmente leggero e traspirante, lo zephir è adatto al confezionamento di camicie con disegni e quadri.
  • Lino: tessuto particolarmente pregiato e indicato per le calde stagioni per la sua capacità di assorbire l’umidità e disperdere il calore, grazie alle sue proprietà termoregolatrici.
  • Flanella: tessuto morbido e caldo realizzato con cotone e lana.
  • Seta: tessuto molto costoso, pregiato e leggero. Indubbiamente elegante e raffinato è indicato per occasioni formali.

Con questo vademecum, sarete pronti a scegliere la vostra camicia perfetta!

– LeVele –

Se parliamo di TITOLO e DIMENSIONE…cosa vi viene in mente? Probabilmente poco o niente… Per questo e per i curiosi, abbiamo deciso di raccontarvi qualcosa in più in merito ai TESSUTI!

Esatto, le prime due paroline rimandano direttamente ai tessuti.

Il titolo del tessuto e il rapporto tra il peso e la lunghezza del filo di tessuto e ne caratterizza la finezza. Il titolo dunque definisce il numero di fili presenti in un centimetro quadrato di tessuto che è dato dalla combinazione di fili in orizzontale (trama) e di fili in verticale (ordito).

La dimensione del filato definisce lo spessore dei fili. Una dimensione maggiore indica un filato più fine. E se il filato è più fine, servono più fili per comporre un centimetro quadrato di tessuto e così il titolo del tessuto sarà più alto.

Per complicare ancor più le cose aggiungiamo la definizione di Ritorto e Doppio Ritorto.

Si definisce un tessuto ritorto quando uno dei due filati che costituiscono trama e ordito è composto in realtà da due fili attorcigliati tra loro. Ciò serve a rendere il tessuto più forte e resistente. Il tessuto doppio ritorto indica invece che entrambi i filati di ordito e trama sono composti ciascuno da due fili attorcigliati tra loro. Il tessuto così diventa una trama fittissima, ancora più resistente e duratura.

Conoscere i tessuti ci aiuta a valutare i prodotti e a fare una scelta consapevole di acquisto.

Buono shopping!

 

-LeVele-

Cosa guida gli uomini nella scelta dei colori del proprio abbigliamento?

Leggendo alcuni articoli interessanti e cercando di trovare delle risposte, abbiamo scoperto una cosa davvero curiosa:

rispetto all’abbigliamento femminile, dove la scelta dei colori è dettata spesso da un gusto soggettivo e talvolta emozionale (pensiamo a quando, noi donne, ci svegliamo e la giornata è piovosa e grigia, tendiamo sicuramente a scegliere colori nella scala dei grigi); nell’abbigliamento maschile, esiste una sorta di protocollo che risale al 19° secolo e che predilige i colori chiari per il giorno e quelli scuri per la sera. Di cosa si tratta esattamente? Sembra che la distinzione tra il giorno e la notte, nella scelta dei colori dell’abbigliamento maschile, sia nata nell’era pre-industriale, in cui il mezzo di trasporto più diffuso era il cavallo. Proprio il contatto con i cavalli, che rilasciavano un cattivo odore, ha creato la distinzione tra gli abiti da giorno, e gli abiti puliti, da sera. Gli abiti da sera, hanno acquisito da subito un tono di formalità, prediligendo come colori il bianco e il nero.

Nonostante usi e costumi si siano evoluti e siano cambiati nella società di oggi, per chi ama l’intramontabile eleganza, è opportuno dare una sbirciatina al vecchio protocollo e attenersi a delle semplici regole:

  • Un gentleman predilige abiti grigi al mattino e abiti blu o neri al tardo pomeriggio e alla sera.
  • La camicia bianca si usa al calar del sole e per occasioni importanti.
  • Di giorno è opportuno scegliere camicie in denim abbinate a maglioni chiari.
  • Le scarpe da scegliere per il giorno, devono essere di una tonalità vicino al marrone o bordeaux, mentre il nero va sempre bene per la sera.

Seguendo queste semplici regole, tutti possono scegliere di vestire bene ed essere eleganti in ogni momento della giornata.

Provate anche voi…

-LeVele-

Vi siete mai chiesti perché da sempre le camicie da uomo vengono proposte cucite con i bottoni a destra e le asole a sinistra? Esattamente il contrario delle camicie da donna i cui bottoni sono cuciti a sinistra.

Siamo andati alla ricerca di questo strano quesito e quello che abbiamo scoperto è molto interessante 🙂

Come sapete la camicia è un indumento di origini antichissime e di conseguenza trascina dietro di sé storie remote che richiamano cavalieri e dame di compagnia.

Un tempo, il vestiario maschile degli uomini, specialmente di quelli appartenenti ad una certa elìte aristocratica, includeva spesso un’arma che veniva impugnata con la mano destra. Era dunque essenziale avere sempre libera questa mano per impugnare l’arma. I bottoni della camicia cuciti a destra facilitavano l’uomo a sganciarli con la mano sinistra.

Per quanto riguarda le donne, invece, la tesi più plausibile è che, salendo a cavallo lateralmente sul lato destro, avere i bottoni del vestito a sinistra riduceva il rischio che il vento si introducesse tra gli indumenti. Ma altrettanto plausibile è la tesi che sostiene che molte donne benestanti si servivano delle loro dame di compagnia per vestirsi. I bottoni a sinistra rendevano cosi più semplice il loro lavoro.

Al di là di queste teorie, questa usanza potrebbe essere un retaggio della disuguaglianza di genere, un piccolo dettaglio che a tutti i costi volesse differenziare l’uomo dalla donna.  Ma a cosa serve oggi questa differenza, se non a ricordarci che ciò che siamo è il risultato di ciò che è stato prima di noi?

-LeVele-

Conoscete esattamente le origini della camicia? Sono antichissime, vedrete…

La camicia affonda le sue radici nell’antica Roma del III secolo d.C. Dal suo iniziale utilizzo ad oggi, nonostante i diversi cambiamenti subiti, ha tuttavia mantenuto la stessa medesima importanza nel guardaroba maschile.

Fino all’anno 1000 era impiegata come indumento intimo, Tunica Interior: realizzata in cotone o lino, era piuttosto lunga, sprovvista sia di apertura con bottoni, sia di maniche e colletto, avendo funzione di sottoveste.

Successivamente il Camis, importato dai Crociati dalla Persia, è ciò che inizia a definire la struttura della camicia, con maniche tagliate e cucite separatamente al corpo della camicia e con scollatura aperta sul collo.

Nel Medioevo i cavalieri usavano quelle ricamate dalle loro dame, come segno d’amore. Verso la fine del 600 fu ornata di pizzi e divenne lo status symbol che divideva l’aristocrazia dalla plebe.

Nel tardo Rinascimento viene data importanza al colletto. Fino ad allora infatti il collo della camicia era quello noto adesso come colletto alla coreana. Dalla Spagna all’Italia si fecero avanti dei girocolli opulenti con arricciature e pizzi che costringevano ad un portamento rigido obbligato. Solo successivamente vennero abbandonati per dar spazio a modelli meno vistosi.

Nonostante le infinite varianti di camicia apparse nel corso dei secoli, la camicia ha mantenuto la sua classicità e importanza. Con il diffondersi dello sport, diventò anche camicia sportiva, in flanella o di jeans.Oggi come allora, sono i tessuti, il colletto, i polsi a conferire alla camicia un aspetto ed una portabilità diversi, lasciando tuttavia la camicia un capo d’abbigliamento destinato a restare nel costume sociale.

Capo d’abbigliamento RE  dell’outfit maschile.

 

foto da ‘Il mondo elegante’, 1874.

-LeVele-

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